Lila

A pagina 152 Lila incontra ai margini di un campo di granturco con gli stocchi morti ancora in piedi inondati dalla tenue luce del sole nella mattina gelida, nei pressi della baracca dove è vissuta e che le trasmette il conforto familiare dell’odore del vecchio legno rinsecchito, in questo posto … continua a leggere

il ciclope

  Mi piace molto Paolo Rumiz. Triestino, come Claudio Magris. Entrambi scrivono di viaggi. È la città. Con l’acqua che entra fin nella sua pancia e gli orizzonti tagliati dai venti.   Rumiz viaggia senza sosta e descrive. E attraverso le cose che vede racconta tutt’altro. È narrazione dell’esistenza.   … continua a leggere