“Opere e Omissioni” su l’ARCA INTERNATIONAL 126-2015
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È un libro che quando lo finisci ti sembra di aver aggiunto un pezzo di vita alla tua vita. Nel senso che hai qualche amico (letterario, quindi più vero della carne e ossa) in più. E hai attraversato situazioni che misteriosamente adombrano ad ogni passaggio la tua vita. Gli atteggiamenti … continua a leggere
Sono sempre molto attratto dagli artisti che frequentano linguaggi diversi. Nel novecento ci sono stati molti artisti/poeti. Da Scipione a Melotti a Scialoja. E anche poeti/artisti. Montale o Pasolini. Filippo De Pisis nasce alla fine dell’ottocento e opera in pieno novecento. Le sue pitture sono note. Ma … continua a leggere
[Sono] Un piccolo foro nell’asfalto. Quanto una moneta. Preciso. Il trifoglio viene dalle radici profonde e poggia le sue piccole braccia oltre il bordo. Come uno che si affacci a un davanzale. Che non sai se stia a guardare il mondo (oh, quello vasto lì fuori) o non sia lui … continua a leggere
pubblicato da Biagio Cepollaro su Nazione Indiana il 2 luglio 2015 continua a leggere
Sono stato a visitare la mostra degli Uffizi allestita in una casa sequestrata alla camorra. Mi hanno accompagnato gli architetti progettisti. Costantino e Giuseppe Diana li conosco bene. Sono stato loro tutor in un trionfale workshop di qualche anno fa. Poi li ho seguiti e ogni tanto ci siamo … continua a leggere
Qualche volta incontro Francesco Venezia dalle mie parti. Passeggia a mezza costa nella città. Vestito con cura. Impeccabile. Porta spesso un cappello. Di paglia nella stagione calda. La città si adagia sul ciglio della strada a monte. Con i suoi palazzi e il castello di pietra. I platani. I … continua a leggere
Il Texone esce una volta all’anno. Da trenta anni. Ognuno con uno sceneggiatore e disegnatore diverso. Gente che magari non ha mai disegnato un cavallo che si confronta con praterie e scazzottate. Sempre molto bello. A me è sempre piaciuto rintracciare lo stile. E anche carpire certi dettagli, come … continua a leggere
Questo è un grande libro. Kent Haruf va a braccetto con Cormac McCarthy e Richard Ford. Per dire a che livello scrive. Da Dio, insomma. Dad Lewis è una figura rispettata nella piccola città di Holt. E sta morendo. La moglie e la figlia gli sono vicini. Gli … continua a leggere
architects meet in selinunte Via Vittorio Emanuele è un segmento di tempo immoto. L’approdo al mare metafora di una condizione di orizzonte. Ma tutto su questa strada è metafora di qualcosa d’altro. Un gabbiano ha perso l’orientamento e saltella sull’asfalto tra le macchine con una specie di … continua a leggere
Ci sono libri in cui il titolo è più importante che in altri. Mi diceva una volta Gianni Biondillo che il titolo è nascosto tra le pagine della narrazione. Occorre soltanto riuscire a riconoscerlo. Una frase. Una parola. Un nome. Così mi capita di sussultare quando lo incontro nei libri … continua a leggere
il nutrimento dell’architettura [10] – Davide Vargas per pressletter.com pubblicato il 08 giugno 2015. continua a leggere
Anche Francesco Forlani è mio amico (leggi blog precedente: Respiri). Ma anche qualcosa di più. Insieme a Gianni Biondillo è tra i responsabili della mia fissazione per la scrittura. Mi ha ospitato sulle pagine di Sud e pubblicato su Nazione Indiana. Mi ricordo poi di un assolato pomeriggio di … continua a leggere
Carolina è mia amica. Come altri di cui ho scritto qui (Biagio Cepollaro, Luigi Spina, Giacomo Sartori…). Me lo posso permettere. Non sono un critico letterario né questo mio blog supera i dieci lettori. Quindi sono nelle condizioni migliori. Parlo dei libri che leggo (molti) e che mi emozionano. E … continua a leggere